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Quest'oggi è ospite presso il mio studio il Senatore Carlo Calisse; persona informata dei fatti ed ottimo collaboratore. Egli stesso mi riferisce, con dovizia di dettagli, alcune notizie riguardo il Pontificato di Bendetto XIV e le azioni positive dello stesso a favore del commercio locale. Mi dica Senatore, cosa fece Benedetto XIV per detto commercio? <<Fin dagl'inizi del suo Pontificato egli volse in particolar modo le sue cure a far prosperare il medesimo nella città e nel porto di Civitavecchia. E' del 1741 un editto, pubblicato dal Cardinal Albani.>> Che ruolo ebbe tale Cardinale? <<Svolgeva le funzioni di Camerlengo della Chiesa, col quale il Pontefice, dopo aver confermato le franchigie portuali già concesse da suoi predecessori, aggiunse alcune disposizioni per migliorarle ed estenderle.>> Me ne potrebbe citare alcune? <<Devi sapere che abolì la tassa della lanterna, col proposito anche di rendere più lieve quella dell'ancoraggio; fissò le mercedi dovute per lo sbarco e l'imbarco delle merci; permise che queste, sebbene di vietata importazione, potessero esser depositate nei locali a ciò propri ed esserne ritolte pel proseguimento della loro spedizione, senza pagamento di alcuna gabella; e soprattutto diede giuridico riconoscimento alla Università o Corporazione dei commercianti, stabilendone, col motoproprio del 27 gennaio del 1742, gli Ordinamenti e le facoltà, come fu poi particolarmente determinato negli Statuti, che, in esecuzione del citato motoproprio, la suddetta ebbe per propria regola e guida.>> Si ricorda qualcosa di questo motoproprio? <<Certo; come potrei dimenticare le parole del Pontefice: "Col presente nostro motu-proprio ordiniamo che in detta nostra città di Civitavecchia si erigga, conforme noi ereggiamo, un collegio de' mercanti, presso de' cui risieda tutta la balìa d'invigilare sopra del commercio e buona fede del medesimo e giudicata delle cause dipendenti da detto commercio, dandoli e confermandoli tutti li privilegi, che da iure e per concessione de' nostri predecessori competano di non avocare da i porti franchi le cause, tanto in prima che nelle ultime istanze”.>> Cosa disse Benedetto XIV in merito alla realizzazione del porto franco? <<Considerò la nostra paterna provvidenza e quanto conveniente fosse istituire all’interno del Porto un Consolato con facoltà di sopraintendere alla buona direzione del commercio e con giurisdizione privativa di procedere in tutte le cause attive e passive da detto commercio e mercatura dipendenti, sui dettami della ragione comune, degli stili mercantili e degli Statuti.>> Intervista esclusiva Alcune delle informazioni sono tratte da "Storia di Civitavecchia" di Carlo Calisse; Atesa Editrice; Bologna; 1983; Vol. II, pagg. 531-532. Foto: fonte www.archeobologna.beniculutrali.it © Riproduzione Riservata |
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