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Devozione e tradizione, tra solenne Processione ed esilarante CabaretBRACCIANO - Festa grande, da quest’oggi, per i Festeggiamenti in onore del Santissimo Salvatore; tradizionale ricorrenza religiosa molto sentita dai braccianesi, organizzata dall’attivissimo Rione Monti e della Parrocchia Santo Stefano Protomartire, con il patrocinio del Comune e dell’Associazione Commercianti. Previsti in Piazza Mazzini, spettacoli, stand gastronomico e ( domani dalle 22.00 ) il cabaret di Sergio Viglianese ( direttamente da Zelig e Colorado ). Il clou religioso sarà, sempre domani, già in pomeridiana, quando, dopo la Messa delle 18.00 nel Duomo, si snoderà la Processione. A riportare notizie sulle origini di questa ricorrenza è la Forum Clodii - Archeologia Storia ed Arte del Braccianese: <<È il 18 agosto, siamo tra il 1580 e il 1584. Duca di Bracciano è Giordano Orsini. Un contadino sta arando il suo campo per la semina del grano. I buoi procedono lentamente tirando l'antico aratro di legno. Improvvisamente davanti ad un enorme masso di pietra si fermano e si inginocchiano. Il contadino tenta di farli rialzare. Niente. Sposta il masso ed ecco apparire una tavola di legno con l'effige del Santissimo Salvatore. L'uomo, emozionatissimo, corre in paese, poi, seguito da una gran folla, torna al luogo del ritrovamento. In processione, portata dai buoi, la sacra pittura arriva nel Borgo Da allora la preziosa tavola fu custodita gelosamente in un armadio della Sacrestia per essere tirata fuori e portata in processione solo in particolari ricorrenze>>. La stessa fu inoltre oggetto di un furto nel febbraio del 1922. Nell’agosto 1923 giunge una cassa alla Stazione di Bracciano, che verrà riaperta dopo oltre due anni. Dentro vi era la tavola di Gregorio e Donato d’Arezzo. <<L’antica macchina processionale, che custodisce oggi una copia delle pale trecentesche, viene tuttora portata in solenne Processione da venti “facchini”. Questo avviene ogni anno, la prima domenica di agosto successiva alla Festa dell’Assunta>>. Il 20 maggio 2013, alle due di notte, ignoti hanno preso di mira proprio la macchina processionale portando via la riproduzione fotografica della tavola centrale, dopo aver infranto il vetro a custodia della medesima. <<Fortunatamente - scrive il Vice Presidente, Giulio Lucarini - le cornici in legno dorato che fissavano quest’ultimo sono state asportate e lasciate sul posto senza essere danneggiate. Non si esclude che i ladri abbiano agito su commissione con l’obiettivo di trafugare le tavole trecentesche originali del doppio trittico, opera di Gregorio e Donato d’Arezzo. E sarà proprio questa macchina processionale, restaurata dopo la manomissione, ad essere portata in spalla per le vie della città>>. |
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