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Test "Ados"

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Asl Autismo Test Ados Generica 1Nuovo aggiornamento professionale a cura di Osservatorio sull'Autismo e Adhd

CIVITAVECCHIA - Anche quest’anno l'Osservatorio dell'Autismo e dell'Adhd della Asl Rmf ( nei giorni 27 e 28 ottobre ) presso la Sala Convegni della Fondazione Cariciv ( e con il contributo di quest’ultima ), promuoverà un Corso di aggiornamento professionale; dedicato stavolta agli strumenti di diagnosi

oggettiva, nel caso specifico all'Autism Diagnostic Observation Schedule (Ados), un test diagnostico specifico per l'Autismo. <<Tale test, infatti, è uno strumento osservativo composto da varie attività che permettono all’esaminatore di osservare i comportamenti sociali e comunicativi ai fini della diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico o del quadro franco di Autismo - spiegano dalla stessa Azienda Sanitaria - Tali attività sono organizzate in contesti standard per favorire l’interazione con il soggetto. L'Ados è articolato in 4 moduli, attraverso i quali, il medesimo viene valutato attraverso un determinato modulo soltanto, sulla base del livello di comunicazione verbale e dell’età. L’esaminatore può scegliere fra: Modulo 1: per bambini che non possiedono una fraseologia coerente; Modulo 2: per bambini in possesso di fraseologia, ma che non parlano fluentemente; Modulo 3: per bambini con fluidità di linguaggio; Modulo 4: per adolescenti e adulti che parlano fluentemente  Attualmente è in fase di adattamento l’Ados (toddlers) per bambini da 1 a 2 anni. È fondamentale la diagnosi precoce del disturbo, sia per favorire lo sviluppo delle abilità presenti nel bambino, sia per ridurre  l'evoluzione della problematica. Inoltre, all'interno di un assessment che prevede un approccio diagnostico multidimensionale, nel quale sono coinvolte molte professionalità (neuropsichiatri infantili, psicologi, pedagogisti…), è fondamentale l'uso di strumenti scientifici di diagnosi oggettiva, che permettono una valutazione più accurata del disturbo. Tale valutazione consentirà, oltre ad una presa in carico da parte dei servizi territoriali Tutela della Salute Mentale e della Riabilitazione in Età Evolutiva (Tsmree), un appropriato trattamento terapeutico e, accanto ad esso, anche un percorso riabilitativo finalizzato all'inclusione sociale, con il coinvolgimento anche di figure professionali che svolgono professioni d'aiuto all'esterno del panorama Socio-Sanitario, come è nel caso, ad esempio, del mondo della Scuola e, in particolare, attraverso il ruolo non trascurabile svolto dall'Insegnante di sostegno. È importante infatti, organizzare un lavoro in rete, sinergico, interforze per favorire, in modo assertivo, l'inclusione sociale fin dalla prima infanzia, poiché, trattandosi della problematica autistica all'interno della quale, il ritiro sociale e la chiusura nella relazione interpersonale sono parte integrante della patologia, ciò potrebbe creare danni ulteriori che richiederebbero successivamente, grandi sforzi  nell'ambito della riabilitazione.>>

Foto tratta da www,erychildanangel.wordpress.com

 

 

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