“La cottura dice sempre l’ultima parola”

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Ceramica2022Nozioni di Arte della Ceramica a cura di Grazia Rita D'Urso

SANTA SEVERA - Grazia Rita D’Urso di Ceramiche Artistiche D’Urso, attivià sita all'interno delle mura del Castello di Santa Severa :

<<Nella nostra bottega, l’arrivo dell’estate implica nuove esigenze nella produzione ceramica. Da una parte, è richiesta la funzionalità della ceramica - utensili e rivestimenti resistenti al sole e all’acqua - specialmente su terrazzi o zone a bordo piscina; dall’altra, si prediligono colori caldi che esaltino la luminosità e la vitalità dello spazio esterno. Il mare fa quasi sempre da sottofondo alle nostre creazioni e la produzione si adegua a questa tendenza proponendo oggetti ceramici di diverse tonalità  misure e forme.

Ed eccoci qui alle prese con tante richieste di ogni colore e forma. Ma come si realizza una cosi vasta combinazione di colori e toni? Ai tanti appassionati di ceramica che ci vengono a trovare, spesso mostriamo quella che è la lavorazione vera e propria: come nasce un manufatto, le forme al tornio o a stampo, i colaggi e le forgiature a lastra; poi il colore: come scegliere la giusta tonalità che ben si accorda all’ambiente circostante e quale tecnica utilizzare per rendere al meglio la decorazione. 

Le colorazioni si realizzano con tecniche sempre diverse: colori sottocristallina, smalti colorati, ingobbi o vetrine pigmentate. Ma per i pannelli o mattonelle da esterno, la decorazione su maiolica  è senz’altro quella che meglio si presta; si tratta di una tecnica decorativa molto antica e tuttavia sempre attuale per la possibilità di realizzare superfici decorate che abbiano una certa resistenza e al contempo una luminosità di colori. La decorazione viene fatta su oggetti che hanno subito una prima cottura (biscotto) e successivamente ricoperti con un sottile strato di smalto bianco. Dopo la smaltatura, la superficie si presenta ricoperta di una polvere bianca abbastanza compatta e molto delicata sulla quale attraverso la tecnica dello spolvero (trasposizione di un disegno con polvere di carbone su una superficie precedentemente forata) si riporta l’immagine desiderata.

A questo punto si può passare alla decorazione vera e propria con particolari pigmenti a base di ossidi naturali diluiti con acqua distillata. La stesura viene fatta con pennelli che consentano di decorare senza intaccare la delicata superficie polverosa. Si procede quindi all’applicazione di un velo di cristallina per nebulizzazione a ricoprire interamente l’oggetto, che così realizzato si cuoce nuovamente a 960° circa per 8/9 ore. Durante questa delicata fase smalto e cristallina fondono inglobando il colore di superficie e rendendolo lucido, qualche volta apportando una trasformazione del tono stesso. Come si può immaginare e come mi ha insegnato un vecchio ceramista: “la cottura dice sempre l’ultima parola” e l’apertura del forno diventa per ogni ceramista il momento dello stupore a cui mai ci si abitua>>.

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