"Scegliamo una Pasqua vegetariana"

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Agnello-1L’invito della Lega Anti Vivisezione ispirato alle parole di Francesco I

TARQUINIA - <<La scelta vegetariana è un passo inevitabile per chi sente una profonda comunanza con gli altri animali e riesce a percepirne le sofferenze. L’elezione di Francesco a Vicario di San Pietro ed i suoi continui richiami alla comunanza e solidarietà con l’ambiente e tutte le sue componenti, considerati fratelli da proteggere poiché troppo fragili rispetto alla veemenza umana, sono diretti a tutti i fedeli che credono in una società più giusta e soave>>.

 Inizia così una nota della Lav che, richiamandosi ancora al nuiovo Pontefice, continua: <<“Avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo.”, sottolineando come “quando non ci prendiamo cura del Creato allora trova spazio la distruzione e il cuore inaridisce” ed esortando con forza “tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, tutti gli uomini e le donne di buona volontà" ad essere “custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente”. Concludendo con “non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo!”>>. Per i cattolici la Pasqua è un momento di comunione, di solidarietà, di superamento della sofferenza nella prospettiva di un mondo nuovo, privo di crudeltà. <<In un mondo ipernutrito dove non è la carenza di cibo ma la cattiva abitudine alimentare a determinare il diffondersi di malattie (diabete, obesità, patologie cardiache, etc.) - sottolinea la Lega Anti Vivisezione - la Pasqua rappresenta un’occasione simbolica per scegliere di nutrirsi senza dover ricorrere all’uccisione, per tradizione o abitudine, di altri animali. Sono più di sei milioni gli agnelli (e capretti) che ogni anno vengono sottratti alle loro madri per essere ammassati sui camion e condotti belanti nei macelli dislocati anche nel Viterbese. Recarsi in questi giorni nei pressi di un mattatoio è una delle esperienze più strazianti che si possano fare: il belato degli agnelli separati dalla madre e deportati in massa in luoghi dove l’odore del sangue pervade tutto è infatti un suono molto simile al pianto di un bambino che disperato chiama la mamma. Se la scelta vegetariana non trovasse ragioni sufficienti nella consapevolezza della sofferenza ormai nota a tutti che si cela dietro l’allevamento, il trasporto e la mattazione di agnelli, polli e altro, può darsi allora che colgano nel segno le ragioni ecologiche della scelta vegetariana: il 51% dei gas serra - anidride carbonica, metano e protossido d’azoto - annoverati fra i maggiori responsabili del riscaldamento climatico globale, hanno origine dai milioni di animali allevati in batteria, nelle stalle o condotti vaganti nei pascoli; la distribuzione nel terreno di quantità enormi di liquami e feci prodotte da animali soggetti a continue somministrazioni di antibiotici è un fenomeno altamente degradante per il suolo e per le falde acquifere, determinando un fenomeno noto come “fecalizzazione delle campagne”; la qualità delle carni dipende anche dalla quantità degli animali allevati. Nei momenti di forte domanda, come durante la Pasqua, tale qualità lascia il posto alle ragioni economiche della quantità; l’uso dei suoli a favore dei pascoli e delle colture a foraggio determina in tutte le aree del mondo il disboscamento delle aree forestate; sostituire alla carne e al pesce le proteine vegetali implica un incremento salutare nell’assunzione di sostanze che in una alimentazione carnea tendono a non essere assunte (fibre, vitamine, sali minerali, grassi insaturi al posto di quelli saturi)>>. Infine, l’invito: <<Facciamo quindi la scelta meno crudele per alimentarci: diventiamo vegetariani e che la Pasqua sia di pace anche per gli agnelli>>.

 

Foto: fonte www.paesenews.it  

 

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