Tema centrale: i giovani

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tema centraleSottolineata l’importanza di educare agli ideali della Resistenza 

TARQUINIA - I giovani; il tema che ha caratterizzato la Celebrazione del 25 aprile, nei discorsi del Sindaco Mauro Mazzola e dell’Assessore Maria Letizia La Valle. Ad aprire il programma, la deposizione della corona di alloro al busto di Domenico Emanuelli, in Piazza Giacomo Matteotti,

ed il ricordo dell’illustre tarquiniese da parte del medesimo rappresentante dell’Esecutivo: <<Emanuelli dimostrò uno straordinario impegno professionale, come medico, e una straordinaria passione politica. Far comprendere chi fosse ai ragazzi diventa un’impresa quasi impossibile, anche perché la società attuale nutre loro di antipolitica e disimpegno verso le Istituzioni. Si scrollino di dosso l’apatia politica e riprendano in mano il proprio destino e quello del Paese in cui vivono. Hanno potenzialità enormi ed a volte se ne dimenticano. Sono loro il nostro futuro. Quel futuro che stava così a cuore allo stesso Emanuelli ed a migliaia di altri suoi coetanei che sacrificarono la vita per creare un’Italia libera e democratica>>. Accompagnato dalla Banda “Giacomo Setaccioli”, il corteo, con le Autorità civili, militari e religiose, le Associazioni combattentistiche d’arma e di volontariato e le Organizzazioni sindacali, si è diretto a Viale Luigi Dasti. Qui si è svolta la cerimonia ufficiale, con l’omaggio al Monumento ai Caduti e l’esecuzione dell’inno di Mameli. <<Il 25 aprile non sia solo una Festa che guarda al passato, perché ha un compito ancora più grande: spiegare, ai più giovani, che i valori della Resistenza sono ancora oggi il motore ed il sale della democrazia. - ha detto a sua volta il Primo Cittadino - Quella stagione di lotta per i diritti ha reso possibile anche lo sviluppo concreto di un altro grande ideale: l’Europa dei popoli. Lo scorso 24 marzo, ho avuto il piacere di accogliere le delegazioni delle Scuole di Galles, Polonia, Olanda e Turchia, nell’ambito del progetto di mobilità studentesca “Comenius”. In quell’occasione ho costatato la facilità dei ragazzi di socializzare, stringere rapporti e condividere un’esperienza di vita con giovani provenienti da realtà culturali e sociali diverse. Quella facilità di comunicare ha il suo specchio fedele nei Social network, che annullano le distanze geografiche e permettono di veicolare idee, pensieri ed opinioni in un batter di ciglia. La Rete è quindi un mezzo straordinario, del quale hanno paura in molti, tanto che diversi leader mondiali sono impegnati a erigere nuovi “Muri di Berlino”; ma va usata con estrema intelligenza>>. 

 

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