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Nella precedente puntata, dal titolo "Il Culto Micaelico tra i Longobardi", sono state fornite ampie argomentazioni atte a sostenere l'importanza della figura dell'Arcangelo Michele per il popolo Longobardo. Il medesimo fu proclamato loro patrono e protettore (dal VII sec), probabilmente, come informa il Barni, per il "carattere bellicoso; pronto ad intervenire con forza in caso di necessità, simbolo della carica aggressiva del popolo germanico." Inoltre, bisogna tenere in considerazione che "la sovrapposizione di San Michele a Mercurio avvenne non solo nell'Oriente mediterraneo ma anche in Gallia, |
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Michele Arcangelo è una figura dinamica, descritta sempre in azione ed è presente e ricorrente nei passi biblici. Viene indicato come il Comandate dell’Esercito Celeste contro gli angeli ribelli del diavolo. Il suo nome deriva da “Mi-ka-El” che significa “Chi è come Dio”. Egli era, come detto, il capo degli angeli che difesero la fede in Dio contro gli alleati |
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Nella puntata precedente, dal titolo "Attraverso la Via di Monte Bardone", è stata affrontata l'origine della Via Francigena che, di fatto, fu il percorso intrapreso dai Longobardi per scendere nella nostra Penisola. Essi non passarono solo attraverso le strade consolari ma, preferirono spesso percorsi alternativi, |
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La Strada conosciuta come Via Francigena nasce dal percorso che i Longobardi intrapresero per scendere fino alla penisola italiana. Tale itinerario prese il nome da "Mons Langobardorum"; italianizzato in "Via di Montebardone". Lo stesso fu anche conseguente all'esigenza dei suddetti di mettere in comunicazione |
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In questa puntata della Rubrica Storicamente andiamo all'Eremo della Trinità, sito presso Allumiere, ridente paesino collinare. In particolare, affronteremo il passaggio di Sant'Agostino presso il Romitorio e la successiva presenza templare. "E' degno di special menzione un eremo con due chiesuole unite, posto in una piccola valle a due chilometri |
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