De Paolis (Sel): <<Verrà intitolato a Chenis e la gestione sarà pubblica>>

CIVITAVECCHIA - <<Ci sono voluti anni di impegno, sinergia e caparbietà per giungere a vedere le ruspe a lavoro per la realizzazione dell'Hospice Oncologico di Civitavecchia. Un progetto che, data l'enorme importanza, ha visto coinvolti tanti attori, tra Istituzioni, Amministrazioni, realtà economiche e sociali del territorio. Un gioco di squadra che oggi ci porta a brindare all'inizio della costruzione>>.

A dichiararlo è Gino De Paolis, Capogruppo Sel alla Regione Lazio. Lanciato per la prima volta 7 anni fa, il progetto suddetto ha visto prima l'allora Consigliere Regionale, attualmente Vice Sindaco, Enrico Luciani raccogliere l'idea dell'Adamo Onlus e sollevare alla Pisana la questione dell'importanza dell'opera per l'intero Comprensorio. Poi nel 2007, da Consigliere Comunale, Gino De Paolis portò in Consiglio una Mozione, approvata all'unanimità, grazie alla quale una Commissione Speciale del Comune veniva investita del compito di verificare un eventuale terreno comunale dove poter edificare l'Ospedale suddetto. Quest'area purtroppo non esisteva pertanto lo stesso De Paolis, stavolta da Consigliere Provinciale, nel 2009, riesce ad ottenere l’emendamento al Bilancio prevedente 1 milione e mezzo di euro. L'anno successivo a questo impegno si aggiunge un altro milione di finanziamento da parte della Provincia. Da quel momento tra il nostro Comune e gli altri del territorio, l'Associazione citata, la Fondazione Cassa di Risparmio ed i Vescovi; Chenis prima e Marrucci poi, è iniziato un lavoro costante senza il quale l'opera stessa non avrebbe mai potuto vedere la luce <<Un’emozione davvero grande. E per questo un riconoscimento speciale va alla sensibilità del Presidente Zingaretti, degli Assessori Cecchini e Rosati e di tutta la ex Giunta provinciale, del dott. Calicchia e del suo Staff, in primis dell'Architetto Roberto Del Signore, che da subito hanno compreso la grandezza del progetto, sostenendolo fino ad oggi. Sento il dovere di nominarli uno ad uno perchè è il giusto riconoscimento verso coloro che hanno lavorato per quest'obiettivo, superando di gran lunga i loro doveri politici, istituzionali e professionali. In questi anni di lavoro - prosegue - non abbiamo mai smesso di crederci, nonostante le difficoltà. Un ricordo commosso va sicuramente a Monsignor Carlo Chenis, a cui dedicheremo il nome della struttura, che con il suo impegno ci ha sostenuto fino alla fine, allontanando possibili distanze di carattere politico o amministrativo. Allo stesso modo e con lo stesso spirito va sottolineato il grande lavoro svolto da Mons. Luigi Marrucci che con passione ha portato avanti l'impegno assunto. Non possiamo neanche dimenticare la disponibilità e la fattività mostrata dal nostro Comune, quella dimostrata dal Presidente della Fondazione detta, avv. Vincenzo Cacciaglia, che ha lavorato per la realizzazione del progetto definitivo e ha assolto alla funzione preziosissima di raccordo di tutte le realtà coinvolte, mettendo tra l'altro a disposizione la sede per le Conferenze dei Servizi. Grazie anche al Presidente, Massimiliano Riccio, che ha sempre creduto nell’indispensabilità dell’opera per il territorio. Ora che concretamente la struttura prende forma e che i vari Comuni coinvolti hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa, che vede Civitavecchia capofila del progetto, restano aperte le questioni relative alle modalità di gestione. Inizia un percorso che deve essere il più possibile partecipato, che deve coinvolgere le realtà produttive ed associative del territorio, i cittadini e i media locali. Continuiamo a lavorare, mettendo in campo le sinergie che ci hanno portato fin qui. Da parte del medesimo Zingaretti continua l'impegno altresì in questo nuovo ruolo, per arrivare a chiudere il cerchio e garantire una gestione dell'Hospice che sarà naturalmente pubblica>>