Imu, Tidei scrive a Fassina

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Tvn-5Il Sindaco: <<Si destini ai Comuni quella dei grandi impianti industriali>>

CIVITAVECCHIA - Periodo decisamente “epistolare”, quello attualmente vissuto dal nostro Sindaco, Pietro Tidei. E dopo quella inviata al Presidente della Regione, Nicola Zingaretti per la questione Hcs, ecco una lettera all’indirizzo del Vice Ministro all'Economia, Stefano Fassina incaricato del Governo per i problemi fiscali. Segnalando una urgente necessità delle casse comunali per la sospensione dell'Imu di giugno,

il Primo Cittadino chiede di destinare ai Comuni quella dei grandi impianti industriali. Ciò, risultando <<a rischio la liquidità dell’Ente stesso per colpa dello Stato che ha versato solo il 20% dei trasferimenti 2012>>. Questo, in sintesi, il testo della missiva: <<Apprendo dalla Stampa che è imminente la presentazione di un Decreto Legge sulla sospensione dell’Imu-prima casa al quale seguirà un disegno organico sull’abolizione della stessa. Personalmente sono d'accordo sull'abolizione del pagamento, ma il Governo deve impegnarsi a compensare la mancata erogazione ai Comuni, che altrimenti rischierebbero di andare incontro a seri problemi di cassa. Sulla realtà di quello che sono chiamato ad amministrare inoltre hanno già pesato le modifiche all’Imu introdotte con la Legge 24 dicembre 2012 n. 228. Infatti già con quella di stabilità gli Enti Comunali sono stati privati, a favore dello Stato, dell’intero gettito relativo ai fabbricati industriali (immobili di categoria catastale “D” compensato rispetto al 2012 dell’intero gettito sugli altri immobili oltre la prima abitazione. Occorre evidenziare, infatti, che esistono Comuni, come Civitavecchia, che presentano una composizione dei cespiti situati nel loro territorio, che risulta peculiare rispetto alla situazione “standard” a livello nazionale. Nello specifico, oltre il 40% dell’attuale gettito Imu è dato dagli immobili classati nella categoria suddetta, in particolare dalle due grandi Centrali termoelettriche di Enel e di Tirreno Power. Pertanto, l’applicazione della norma, così come è stata prevista, comporta già nella rata di giugno il  venir meno, in termini digettito, di oltre 5.milioni di euro. Già oggi, la situazione anomala in questo Comune, ha indotto il Ministero delle Finanze ad una decurtazione del gettito Ici di riferimento, che ha inciso sulla riduzione operata dal Ministero dell’Interno sul Fondo Sperimentale di Riequilibrio (Fsr), per circa 2.400.000 euro e che sta costringendo questa Amministrazione ad agire in via giurisdizionale a tutela dei propri interessi. Tutti questi fattori, senza tenere conto delle eccezioni, o senza correttivi di sorta, vedrebbe questo Ente privato di maggior parte delle entrate necessarie al suo funzionamento, con conseguente dissesto finanziario. Si chiede, quindi, di tenere conto, nelle valutazioni che verranno fatte, anche delle situazioni che appunto presentano anomalie, prevedendo quindi, contestualmente, gli opportuni correttivi, quali il ripristino del gettito rappresentato dalla quota degli immobili sopramenzionati affinché questa Amministrazione possa disporre delle risorse finanziarie adeguate allo svolgimento del proprio ruolo istituzionale>>. 

 

 

 

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