Tempietto Bramantesco e non solo

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Tempietto Bramantesco Interno 1Il Direttivo locale del Psi offre il suo contributo di idee in merito ai Beni cittadini

CIVITAVECCHIA - <<Ci rallegra la notizia che presto assisteremo alla ripresa dei lavori di restauro del Tempietto Bramantesco, situato nel Cimitero monumentale di Via Aurelia Nord. Ciò è possibile per effetto del via libera dato ai fondi Prusst ( i Programmi intercomunali di riqualificazione urbana ) una quota dei quali è stata

attribuita a Civitavecchia anche per l’azione svolta da Alvaro Balloni durante il suo ultimo incarico di Assessore al Patrimonio ed all’Edilizia scolastica.>> La precisazione giunge dal Consiglio Direttivo della Sezione locale Psi. <<Nella quota - ricordano dallo stesso - è inserito lo stanziamento che permetterà appunto di eseguire un importante intervento all’interno del monumento. Ci rendiamo conto che in questa delicata fase della vita urbana le urgenze sono tante, su tutti i versanti: ma sulle problematiche inerenti ai Beni artistici, monumentali, architettonici ed ambientali noi avvertiamo da sempre l’esigenza di impostare un ampio dibattito che coinvolga in profondo la cittadinanza. Perciò ne parliamo pubblicamente,  ponendo nel conto delle nostre considerazioni il fatto oggettivo che le risorse del nostro Territorio sono state “storicamente” malamente gestite e spesso dilapidate, tanto che abbiamo difficoltà a riconoscerci in esso. Noi cerchiamo di far maturare quello schietto interesse per le prospettive di intervento sui detti Beni e per le relative opportunità di utilizzo che ancora pare non esserci, e che è prioritario rispetto al problema del reperimento di adeguate risorse finanziarie. E di indicare delle scelte che siano coerenti con quelle di natura economica, culturale e sociale. Per quanto ci riguarda noi offriamo il nostro contributo di idee, che in considerazione della situazione cittadina, lungi dall’esprimere per intero, riduciamo all’essenziale. Circa il Tempietto, oltre a far partire il lavoro di cui in premessa, si deve puntare al totale completamento del restauro, che include il recupero dell’ossario dei caduti nell‘ultimo Conflitto Mondiale e del muro di cinta, per i quali si renderà necessario il reperimento di ulteriori fondi. Nello stesso Cimitero non può più attendere il recupero dell’Emiciclo, questo armonico e significativo monumento che si va progressivamente sfaldando sotto il peso dei suoi 132 anni nelle ali e nel settore centrale, che include le tombe dei “padri” della patria civitavecchiese. Ed in città - evidenziano andando a concludere - non è assolutamente più rinviabile l’allestimento di una galleria, di un degno spazio espositivo per le opere del Calamatta, il grande ed ineguagliabile incisore dell’Ottocento. Qui bisogna passare finalmente dalle parole ai fatti, dagli elogi e dalle celebrazioni alla realizzazione di quanto occorre per rendere nuovamente fruibile dal pubblico, dopo un intervallo di 72 anni,  una produzione artistica così tanto pregevole.>>

Foto a corredo “by” Sara Fresi

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