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"Lezione di Giornalismo" dal Pincio

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Marina-Gianni Moscherini-Pietro Tidei<<La cronaca va raccontata per quello che è, non va “interpretata” né mistificata>>

CIVITAVECCHIA - Era ora che qualcuno, nell’appiattimento pressochè totale, iniziasse a puntare il dito su coloro che, almeno di questo mestiere, non conoscono neanche una virgola, seppur minima, e che, magari, non provano neanche una volta ad alzarsi da dietro la "propria" scrivania per stare realmente sul pezzo

 (e ci si perdoni il gergo squistitamente tecnico, tipico dei regolari iscritti all’Ordine professionale). E se è pur vero che, in tal senso, qualche “sussulto” si era già notato, altresì recentemente, proprio da parte di alcuni Istituzionali locali (cui comunque, in quanto tali, è doveroso portar rispetto), non può certo passare inosservato il pesante “appunto” da poco giuntoci direttamente dall’Uffico Stampa di Palazzo del Pincio all’indirizzo di un “osservatore” quantomeno distratto (forse dalle giovani majorettes, chissà). Appunto, quest’ultimo, che riportiamo quasi integralmente sebbene, necessariamente, “rivisto e corretto” nella forma (e, si badi bene, non nella sostanza): <<Il Giornalismo, si sa, è l’arte dello scrivere, raccontare gli eventi, commentare. Ma quando non si è opinionisti ma dei Redattori di cronaca, il dovere di un buon Giornalista e di un buon Giornale, è quello di raccontare le cose così come avvengono. Specie se si tratta di un evento pubblico ed ufficiale che non lascia spazio ad interpretazioni personalistiche. Così accade che un evento come la riapertura, dopo 4 anni, della Marina, dove hanno partecipato almeno 3.000 civitavecchiesi e non 200 come riportato, e di cui ha parlato anche il Tg3 regionale, venga “raccontato” come, vuoi per il tempo che non è stato certo clemente, vuoi per disinteresse dei cittadini, fosse uno dei soliti tagli di nastro che avviene sotto Campagna elettorale. Beh, qui non siamo di fronte ad alcuna Campagna ma ad un evento importantissimo per la città, per i suoi abitanti, per i turisti e per l’immagine della medesima. Tra le altre cose, si è posto fine all’abbandono, alle querelle amministrativo-burocratiche ed ai palesi errori di progettazione che questo Sindaco e questa Giunta Comunale hanno saputo dirimere in meno di un anno dall’insediazione a Palazzo del Pincio. Del resto, il Primo Cittadino non ha fatto altro che completare definitivamente l’opera da egli stesso iniziata, proseguita solo a tratti dai suoi successori; peraltro in maniera sbagliata, come dimostra il tempo di chiusura alla fruizione dei civitavecchiesi e dei turisti che copiosi sbarcano nel nostro Porto. Per quanto concerne la presenza dell’ex Sindaco, Gianni Moscherini, crediamo che sia diritto di tutti i Consiglieri Comunali essere presenti e partecipare all’inaugurazione di un bene cittadino. Sarebbe casomai strano il contrario, visto che i medesimi rappresentano il voto dei cittadini. Quindi, nessun tipo di Larghe Intese all’orizzonte, tanto meno passeggiate a braccetto tra il Sindaco ed il Consigliere della Minoranza poc’anzi citati. Sinceramente non si capisce che tipo di inaugurazione abbia visto il Giornalista in questione, probabilmente se la sarà fatta raccontare da qualcuno perché, se legittime sono le opinioni che vengono espresse nei commenti, altrettanto non possono esserlo se si fa cronaca perché è la parola stessa a dirlo: registrazione, esposizione dei fatti più notevoli del giorno ad opera di Giornali o di altri mezzi d'Informazione. Se poi vogliamo affondare le radici nella storia, le Cronache o le Croniche sono: Forma storiografica, tipica del Medioevo, in cui gli avvenimenti vengono descritti in ordine cronologico senza valutazione critica. Resta comunque un dato incontrovertibile: che Pietro Tidei ha finalmente ridato a tutti i civitavecchiesi la loro adorata Marina>>.

 

 

 

 

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