Hcs, "Sindaco non perdere tempo"

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Hcs-6Il Delegato all’Artigianato, Traini sollecita a <<chiudere il problema>>

CIVITAVECCHIA - Ancora una lettera aperta sull’irrisolta questione Holding Civitavechia Servizi. A seguito di quella aperta a firma del Primo cittadino ai lavoratori, giunge infatti la missiva, altrettanto pubblica, del Delegato all’Artigianato Pino Traini indirizzata allo stesso Pietro Tidei. Missiva che, al pari dell’altra, pubblichiamo integralmente: <<Caro Sindaco, ormai da tempo sto cercando inutilmente di appassionarmi alle querelle politiche esternate

 da alcuni componenti dell’attuale Maggioranza cittadina, sforzandomi di interpretarne le finalità, vista la evidente paralisi amministrativa che coinvolge tutti. Ritengo che il continuo “parlare” solamente di problemi tipo “Hcs”, di costi e non soluzioni, argomento che ha riempito e sta riempiendo di titoloni la cronaca cittadina, sia l’artefice principale della situazione di stallo e stia facendo dimenticare i due veri problemi occupazionali che gravitano sul nostro Comprensorio. Giornalmente assistiamo passivamente al tracollo delle attività artigiane ed imprenditoriali locali, costrette a chiudere bottega e soprattutto, trascorsi  circa due anni dalla chiusura dei lavori di riconversione della centrale di Tvn, almeno duemila persone, circa 4-5  volte “Hcs”, sono ad un passo dalla disperazione, avendo oramai esaurito gli ammortizzatori sociali. Una domanda mi sorge spontanea, quali garanzie di reintegro hanno queste persone, queste famiglie? Ora, come cittadino ed imprenditore, non posso non osservare che le cosidette Municipalizzate nascono con lo scopo di ridurre i costi e migliorare il servizio. Infatti, tale necessità deriva dalla normativa che vede la parte Pubblica, in questo caso l’Amministrazione Comunale, impossibilitata “a scaricare” e/o compensare l’Iva (costo fisso e non deducibile del 21%). Ma  queste Società nascono soprattutto dalla necessità del pareggio di Bilancio, di trasformare una tassa in una tariffa, insomma rendere trasparente e funzionale un servizio con costi certi e certificati. Ed allora? Come una qualsiasi Società privata in perdita, che fare? Le risposte sono nella norma e nel buon senso di ogni Imprenditore che si rispetti: chiudere, amministrazione controllata, fallimento, vendita, etc. Insomma, non portiamo avanti un problema che ha una soluzione certa e praticabile nel nome di una anacronistica e superficiale “garanzia della occupazione”. Il problema non sono i lavoratori ma chi, nel tempo, ha reso la Società talmente in perdita per scelte amministrative, organizzative e soprattutto politiche, sbagliate e senza senso. Insomma Sindaco, credo di esprimere l’opinione di molti, anzi moltissimi cittadini, chiudi il problema, la cittadinanza è con Te e con la Tua Giunta, ma non perdere tempo, fai il Sindaco come lo sai fare, e come Ti riconosciamo in tanti>>.

 

 

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