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Galletta: "Non sono una marionetta"

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Roberta Galletta-5L’Assessore “incompetente”: <<Sindaco liberissimio di sollevarmi dall’incarico>>

CIVITAVECCHIA - Prosegue, sul rilascio dell’Aia di Tvn, quello che lo stesso numero uno di Palazzo del Pincio ha definito un “tormentone”. E dopo le note non certo melodiose dell’interveno di quest’ultimo nei riguardi dell’unica quota rosa dell’Esecutivo comunale, ecco che a suonarne delle ulteriori, in risposta al medesimo, giunge proprio Roberta Galletta: <<Ho molto riflettuto su quelle dichiarazioni, apprese con stupore e, confesso, molto dispiacere - è l’esordio - Non era infatti mia intenzione mancargli di rispetto, visto che mi ha nominata Assessore dandomi fiducia,

 ma anche che, a differenza di tanti campioni della politica civitavecchiese, non ho cambiato la mia idea per una poltrona ma sono stata scelta proprio per le mie capacità e la mia fede ambientalista, che non rinnego. Anzi, ricordo che mi sono dimessa da Consigliere eletto appunto per prestare servizio in Giunta, riponendo dunque di fatto, anche io, la mia piena fiducia proprio nelle sue mani>>. Ritornando poi nello specifico: <<Quando si è iniziato a discutere sul rilascio dell’Aia, la scorsa estate, il Primo cittadino e l’intera Maggioranza, me compresa, paventava  la chiusura della Centrale sulla base di 36 criticità la cui risoluzione dichiarava come necessaria e di cui i punti più salienti erano: le maggiori ore di funzionamento, il maggior quantitativo di carbone che si andava a bruciare, la percentuale di zolfo nello stesso ed i limiti del monossido di carbonio; ovvero quanto gli “ambientalisti” chiedevano di apporre. Per i medesimi, ho scritto ancora convinta che siamo in tempo per trasformarli in prescrizioni pattraverso proprio l’intervento del Sindaco che ne ha ancora la facoltà. Solo così potremmo dimostrare senso di responsabilità  e tutela per la salute dei nostri concittadini; con scelte coraggiose che andiamo a fare oggi. Ho semplicemente affermato che non credo che la nostra Amministrazione abbia ottenuto molto, e chiesto, per le prerogative legate alle mie competenze assessorili, che si ponesse rimedio a ciò, nella convinzione che anche il Primo cittadino, appreso che le sue osservazioni non erano state apposte come prescrizioni (cosa, quest’ultima, però mai dichiarata dallo stesso Pietro Tidei; anzi, tutt’altro ndr) volesse correre al riparo>>. <<Solo l’ottenimento di tali risultati - ribadisce - può davvero rappresentare una vittoria della nostra città nella vertenza Enel. Se il Sindaco ritiene di volermi sollevare dall'incarico dal lui stesso conferitomi a giugno spendendomi come un'ambientalista di ferro e oggi invece dandomi dell'incompetente, liberissimo - afferma gettando una sorta di guanto di sfida - Non credo che tornare sui propri passi sia un segno di incompetenza, anzi penso che solo gli stolti non cambino mai idea. Ho solo preso atto che abbiamo cantato vittoria troppo presto su una questione che vedrà coinvolti non solo noi, ma le generazioni future. Una cosa sola, ultima, chiedo al mio partito e al mio Sindaco: il rispetto di chi ha una visione della città diversa e che ha portato avanti il lavoro fin qui svolto con i pochi mezzi e i pochi dipendenti a disposizione. Ho già fatto autocritica con la mia testa, non la faccio a comando. Perchè sono una persona, non una marionetta>>. Ora, dunque, resta “solo” da chiedersi perché non lo abbia fatto prima. 

 

 

 

 

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