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"Mayday! Mayday!"

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Guardia Costiera Ladispoli Imbracazione che si inabissa 2015 1Tratti in salvo dalla Guardia Costiera due naufraghi a largo di Ladispoli

CIVITAVECCHIA / LADISPOLI - Nel tardo pomeriggio di giovedì, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Civitavecchia ha ricevuto un Mayday ( chiamata universale di soccorso ) sul

canale 16 per le emergenze, da parte dell’imbarcazione denominata “My Sueño”, unità a motore di 16 metri, in difficoltà a circa 5 miglia al largo di Ladispoli con due uomini a bordo. Immediatamente è stata disposta l’uscita della motovedetta Cp 891 e, contestualmente, richiesto l’intervento della Cp 836 della Capitaneria di Roma / Fiumicino, mentre il Personale della Sala stessa, sempre in contatto con l’imbarcazione,  acquisiva ogni utile informazione per la gestione del soccorso rassicurando al contempo i due malcapitati sull’inerente, rapido intervento. Quando alle 19:00 dette motovedette sono giunte sul posto, hanno trovato i naufraghi ormai su una zattera di salvataggio, in stato di agitazione ma in buone condizioni di salute, e l’imbarcazione affiorante dall’acqua in procinto di inabissarsi. Secondo quanto dichiarato, l’unità sarebbe affondata in pochissimi minuti, forse a causa di una falla nei settori poppieri dello scafo. La Cp 891 ha quindi tratto in salvo i due uomini, di 36 e 24 anni, che stavano trasferendo l’unità da San Felice al Circeo a Genova, e, dopo aver recuperato anche la zattera, si è diretta verso lo Scalo di Civitavecchia dove ha ormeggiato alle ore 20:30 circa. Seppur visibilmente provati, i naufraghi suddetti versavano in buone condizioni di salute e non si è pertanto reso necessario l’intervento altresì dell’ambulanza. La Guardia Costiera ha quindi provveduto ad assicurare i primi generi di conforto ai malcapitati, ascoltandoli poi in merito all’accaduto. Naturalmente, è stata aperta un’inchiesta sommaria per accertare le cause del sinistro. Intervento, quello poc’anzi descritto, che si va a sommare a quelli posti in essere nei giorni scorsi, a salvaguardia della vita umana in mare. Analoghi episodi si sono infatti verificati recentemente nei Compartimenti Marittimi di Messina e Porto Torres. Si ricorda, con l’occasione, il numero blu 1530, attivo su tutto il territorio nazionale 24 ore su 24 per le emergenze in mare.

Foto gentilmente concessa

 

 

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