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“Innovative e multidisciplinari”

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Le odierne proposte del Centro d’Arte e Cultura di Ladispoli

LADISPOLI - <<Giovani autori, proposte innovative e multidisciplinari, i grandi temi dell’uomo accanto alla semplicità dell’amore di un padre per un figlio:

ecco gli ingredenti che oggi Twain propoone agli spettatori del locale Centro d’Arte e Cultura. Due coreografie: Ci sono cose che vorrei davvero dirti e Elogio della follia, che traducono in Danza due aspetti diversi e complementari: da una parte, uno dei più celebri ed affascinanti saggi filosofici di tutti i tempi che ancora interroga l’uomo contemporaneo e dall’altro, la tenerezza, l’amore incondizionato che un figlio porta in una famiglia: una riflessione sulla dualità dell’uomo, tra tensione intellettuale ed energia emotiva.>>

Ore 21.00, presso l’Atrio, Ci sono cose che vorrei davvero dirti. Coreografia Giovanni Leonarduzzi, danzatori Giovanni Leonarduzzi e Raffaello Titton, musica di Paky Zennaro disegno luci Daniela Bestetti. “Ci sono cose che vorrei davvero dirti. Sei me più di ogni altra cosa, facciamo tutto quello che vuoi e forse non saprai mai quanto ti penso e quanto ti cerco quanto mi manchi. Con te non c’è cosa che io non sia stato; divento quello che vuoi. Ci sono cose che vorrei davvero dirti; scappo dove non ci sei, a volte sparisco ma dove vado ti penso. Il nostro tempo sembra così poco ma ti danzo come non ho mai fatto.” La commovente lettera al figlio Gabriele scritta dal ballerino Giovanni Leonarduzzi diventa una coreografia dove le parole di un padre si traducono in danza
 
Ore 21.30, in Sala Bausch: Elogio della follia - Hairesis vol.1 di Aleksandros Memetaj, regia di Tiziano Panici, coreografie a cura di Yoris Petrillo. Interpreti/performers: Memetaj, Petrillo e Panici Sound Designer: Giovanni Di Giandomenico, set designer by Katia Titolo. “Pensata come ideale seguito dell’omonimo saggio scritto da Erasmo da Rotterdam, una performance di grande fascino e suggestione che vuole indagare nel profondo il rapporto tra musica, gesto e parola fino a comporre una vera e propria polifonia multidisciplinare. Centrale è il lavoro di ricerca drammaturgica e sonora dove le musiche incrociano atmosfere classiche con ipnotiche sequenze elettroniche. In questo impianto sonoro si inseriscono le note coreografiche del danzatore e autore Yoris Petrillo che restituisce l’inquietudine dell’uomo contemporaneo attraverso immagini replicate che si alternano ritmicamente in un crescendo delirante che fa eco al celebre Boléro di Ravel”.

Biglietti di ingresso, 9 euro. Ridotti: 6 e 3 euro. Prenotazioni: tel. 324 6105349 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Foto gentilmente concessa

 

 

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