"Canapa libera"...e lo Stato?

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Emiliano Stefanini-Libera Canapa in Libero Stato-1Altro interessante Dibattito a cura di Mario Michele Pascale

CIVITAVECCHIA - Abbassamento delle capacità di motricità fine, difficoltà nel direzionare lo sguardo, distorzioni spazio-temporali, “annebbiamento” della memoria a breve termine, rallentamento dei riflessi, stimolazione delle aree della sazietà ed alterazioni dell’umore <<provocanti fino a crisi di panico>>. Questi, alcuni degli effetti psico-attivi da assunzione di cannabinoidi sul sistema celebrale

delucidati dalla Dott.ssa Cristiana Sarno della Asl Rmg nel corso del Dibattito “Libera Canapa in libero Stato” svoltosi sabato pomeriggio presso la Biblioteca Comunale. Un dibattito, quello promosso ed organizzato dal Delegato competente, Mario Michele Pascale, nel quale i Relatori, seppur alcuni in evidente “frizione” tra loro su alcuni particolari passaggi, partendo dall’esame della Legge Fini-Giovanardi, hanno messo sul piatto questioni quali: gli aspetti curativi degli estratti della nota <<piantina a cinque foglie>>; la possibilità di renderne libera la coltivazione in quanto altresì da considerare dal punto di vista ornamentale (interessante l’esperienza del <<consumatore venticinquennale>> e Presidente dell’Associazione “Canapa Live”, l’allumierasco Emiliano Stefanini); l’attuale differenza (dal primo intervento delle Forze dell’Ordine fino alla Sentenza del Giudice) tra spacciatori  e “semplici” consumatori (<<pena detentiva per gli uni, sanzionatoria per gli altri>>); il valutare l’opportunità che lo Stato, previa appunto una depenalizzazione nonché la liberalizzazione della sostanza in oggetto, <<metta di fatto mano all’intera filiera; dalla semina fino alla vendita>> (sovente il riferimento comparativo alle “normali” sigarette ed agli alcolici). Ciò, sì da renderne veramente libera la fruizione (o meno) nonché frenare (se non fortemente osteggiare) il noto business risalente ai famigerati Cartelli sudamericani (e non solo). Un dibattito, quello di cui sopra, in più partecipato da Marco Coccia e Fulvio Aquino, Studenti Universitari di Psicologia e redattori del Blog “il Bibliomane”, dal Giornalista e Sociologo Patrizio Paolinelli e da Massimo Mazzarini, nell’occasione in veste di Chimico e Biologo (come al solito, ricca di dettagli la spiegazione dello stesso a riguardo). Un incontro di riflessioni a voce alta che ha dato la possibilità ai Relatori medesimi come alla platea (numericamente esigua ma molto attenta) di riflettere sulla condizione che vivono (e subiscono) molti dei nostri giovani che, per un motivo od un altro, entrando in certi “giri” non certo per propria libera scelta, rischiano sovente di essere inghiottiti dal vortice cupo della dipendenza (cui infine dover far fronte tramite trattamenti terapeutici e/o percorsi di recupero presso le Comunità deputate). Centrato dunque, e nuovamente, dal citato Pascale (oltretutto grazie ad <<un titolo volutamente provocatorio>>) l’obiettivo di mettere a confronto le differenti (ed in parte convergenti) posizioni di ognuno. Variegati, nonché sentiti di dentro, i riferimenti al caso di Stefano Cucchi. 

 

Nella foto: il contributo culturale di Emiliano Stefanini (“Canapa Live”) 

 

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