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"Mi chiamo Dog, Dylan Dog"

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Il personaggio creato da Tiziano Sclavi compie 30 anni

BRONI / MILANO - Dylan Dog, 30 anni e non sentirli! Era il 26 settembre del 1986 quando, a cura della Sergio Bonelli Editore, venne pubblicato per la prima volta il n° 01, "L'alba dei morti viventi". Un personaggio geniale,

nato dalla lucida mente creativa di Tiziano Sclavi che, a tal riguardo, si ispirò alle fattezze del bellissimo quanto affascinante attore Rupert Everett. Generazioni di adolescenti ed adulti cresciuti con questo formidabile fumetto, forse qualcosa di più. Una personalità travolgente quella di Dylan: profondo, ironico, schietto ed ammaliante. In sintesi, l'indagatore dell'incubo. Lo si trova spesso in compagnia della sua spalla, Groucho, il quale non perde momento ed occasione per sfoderare le sue battute all'inglese. Ogni giorno, come una novella Penelope, Dylan è intento a comporre il suo modellino di galeone settecentesco, che spesso viene distrutto. Uno degli enigmi più grandi verrà svelato alla fine di questa composizione, così potrà capire anche l'identità di un certo Xabaras, che dice di essere suo padre. O forse anch'egli è uno di quei mostri che intralciano il suo percorso.

 

 

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