"Destinata alla distruzione"

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Statua gemella di Hasekura Tsunegaga Fiumaretta bis 1Meetup 5 Stelle: <<Restaurare la copia della statua di Tsunenaga non ci sembra opportuno>>

CIVITAVECCHIA / ISHINOMAKI - Dal locale Meetup del Cinquestelle riceviamo e pubblichiamo: <<Non esiste nessuna statua gemella di quella in bronzo raffigurante l’ambasciatore Hasekura Tsunenaga ubicata a Corso Marconi e inaugurata nel 1991, come invece erroneamente riportato dall’associazione La Civetta ma solo una semplice e mediocre copia e che

attualmente si trova presso l’area dell’ex centrale della Fiumaretta, oggi sede degli assessorati ai Lavori Pubblici, Urbanistica, Ambiente e Beni Monumentali. La copia, inviata prima dell’arrivo di quella ufficiale, doveva essere distrutta per espressa richiesta dei nostri amici giapponesi non appena fosse arrivata in città e inaugurata quella ufficiale, poiché  era questa, quella bronzea  di Corso Marconi e non quella oggi a Fiumaretta che  la città di Ishinomaki voleva donare alla nostra città. La statua “copia” però non solo non è stata distrutta, ma è stata “conservata” e collocata nel 1991 presso l’entrata di Villa Albani dove è rimasta fino al 2013 e non nei giardini del Pincio come erroneamente riportato dall’associazione La Civetta. Quando poi recentemente il cancello di Villa Albani si è rotto  la statua è stata trasferita presso l’ingresso dell’area di Fiumaretta, tra le nuove sedi della Protezione Civile e quella delle Guardie Zoofile Noe, dove un usciere tutti i giorni apre il cancello degli uffici, così da essere meglio custodita. In occasione delle celebrazioni del 400° anniversario dell’arrivo di Hasekura Tzunenaga a Civitavecchia l’Amministrazione Comunale, per il tramite del gruppo di lavoro costituitosi per i festeggiamenti ha chiesto e trovato l’aiuto dei commercianti di Corso Marconi per il restauro della statua bronzea ufficiale dell’ambasciatore. Restaurare una copia destinata alla distruzione senza nessun valore artistico non ci sembra opportuno. Ma magari la stessa Civetta potrebbe interessarsi per reperire i fondi per il restauro. Ricordando che le statue di quel genere non portano cappotti e non hanno ombrelli. Perché sono destinate  a stare all’aperto.>>. Dunque, dovremmo forse dedurne che l’attuale Amministrazione grillina preferirebbe far distruggere la Statua in oggetto piuttosto che ricollocarla degnamente in un ricreato giardino in stile giapponese al Pincio, salvo farla restaurare all’ormai proverbiale “costo zero” per le Casse Comunali previo un interessamento diretto della nostra Associazione Culturale? Chissà invece cosa pensano a riguardo le nostre concittadine ed i nostri concittadini. 

Foto a corredo “by” Sara Fresi

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