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"Sognavamo di cambiare il mondo"

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Amarcord Anni 70-2“Civitavecchia Amarcord ‘70” riempe di nostalgia la Cittadella della Musica

CIVITAVECCHIA - Stamani presso l’Aula Cutuli è stata presentata la Mostra fotografica “Civitavecchia Amarcord ’70” che vede il patrocinio del Comune e l’autofinanziamento degli ideatori, quali i Giornalisti locali Patrizia Saladini, Gianni Tassi ed il fotografo Pino Scotti; coadiuvati dall’Associazione Cinefotografica Civitavecchiese. L’evento avrà inizio dal 4 maggio con l’inaugurazione alle 17.30.

Esposte al pubblico sessanta foto, due pannelli esplicativi e cinque articoli giornalistici che affrontano tematiche di un recente passato. Il 7 e l’8, alle 10.00, si svolgeranno invece degli incontri con gli studenti delle Medie e delle Superiori. Venerdì 10 è in programma, sempre alle 17.30, un incontro-dibattito a cui prenderanno parte politici di allora e di oggi, come Fabrizio Barbaranelli, Valentino Carluccio ed il Sindaco Pietro Tidei. Tornando allo specifico della Mostra, le foto che ritraggono un periodo storico su scala locale: fermentazione giovanile, scontri ideologici tra simpatizzanti comunisti e fascisti, grande entusiasmo e sogni aventi come finalità il cambiamento del mondo. Perché è proprio su “scala globale” che si stava giocando una partita molto importante: la guerra fredda tra il blocco occidentale, a cui aderirono tutte quelle nazioni che avevano ottenuto gli aiuti economici degli Stati Uniti, atti alla ricostruzione ed alla ripresa economica interna. Periodo storico che coincide con la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando gli americani attuarono il famigerato Piano Marshall a cui anche l’Italia aderì; dall’altro lato vi erano i Paesi satelliti che ruotavano attorno alla sfera politica ed economica dell’Unione Sovietica. Un lungo periodo di terrore psicologico esercitato da questi due blocchi, che fortunatamente non sfociò mai in guerre frontali su “scala europea” ma in continui investimenti sugli armamenti di ultima generazione, come il più volte paventato utilizzo della bomba atomica. Investimenti nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie sempre più avanzate. In tale contesto, l’Italia riuscì in una ripresa, meglio conosciuta come il “miracolo economico italiano”, che vide la crescita occupazionale e l’acquisto di beni di consumo fino ad allora di difficile raggiungimento, come l’automobile, gli elettrodomestici, la televisione e molti altri ancora. Fu proprio con l’avvento del piccolo schermo che l’Informazione su “scala nazionale ed internazionale” entrò direttamente nelle case degli italiani. Grandi cambiamenti sociali erano in atto ed i giovani di quell’epoca ne assorbirono gli aspetti più significativi. Da questi cambiamenti Civitavecchia fu contagiata, così come raccontano proprio le fotografie di periodo, che ritraggono ideali, passioni, impegno culturale, grandi dibattiti in una città che all’epoca aveva un Governo di Sinistra. Numerosi i volti ritratti nelle immagini che hanno fatto parte di un pezzo di storia, tra i quali la Iotti, Guglielmini con Andreotti, gruppi musicali come i Rocchetti e molti altri ancora. Si respirava, come si diceva, il fermento politico altresì cittadino tra aderenti al Partito Comunista, spesso riuniti al Bar Italia su Via Cencelle, ed al Movimento Sociale che, non troppo di rado, finivano in scontri anche violenti. Sia a sinistra che a destra c’era un filo comun denominatore: la passione, la speranza ed il sogno di un futuro migliore mettendo in primo piano gli ideali. L’esposizione suddetta rimmarrà aperta al pubblico fino al 18 maggio, giorno in cui il gran finale sarà accompagnato dal Concerto per pianoforte del Maestro Claudio Gargiulli (previsto nello stesso orario di cui sopra). Sarà possibile visitare la medesima tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 16.30 alle 20.00 presso la Cittadella della Musica. Per ulteriori informazioni, contattare i numeri: 0766.679621 - 0766.679622 - 0766.679623.

 

Servizio e foto di: Sara Fresi

 

 

 

 

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