"Un mix di timore ed attrazione"

PDF Stampa

Santa Marinella Donne e Arti Visive 2Excursus sulle personalità femminili che hanno influenzato il campo musicale

SANTA MARINELLA - Domenica mattina, 3^ edizione de "Le Arti viste dalle Donne" a cura del Movimento Archetruria. L'evento ha visto la partecipazione di un vasto pubblico e si è svolto all'interno della "Casetta Rosa", dove è attualmente sita la Biblioteca Comunale

“A. Capotosti". Presenti circa 20 dipinti ( acquerelli, tempere e tecniche rinascimentali con velatura ad olio ) della Prof. Valeria Musarella. Saluti di benvenuto da parte del Sindaco Roberto Bacheca e del Vice Sindaco Carlo Pisacane. La Dott.ssa Cristina Perini, Direttrice della Biblioteca Civica, ha informato: <<La medesima è operante ed efficiente; qui portiamo avanti attività di carattere culturale.>> L'introduzione della Dott.ssa Eleonora Roscioni ( Archetruria ): <<Questo Movimento è nato come Gruppo di studio per diffondere la conoscenza del territorio. E' tutto frutto di volontariato; le nostre attività sono autofinanziate. Abbiamo un Sito internet con una mailing list dove è possibile iscriversi gratuitamente per essere aggiornati e reperire maggiori informazioni sulle iniziative che organizziamo. E' attiva anche una pagina su Facebook. Inoltre, il Movimento ha istituito una targa al merito culturale; lo scorso anno, ricordiamo, andò al Dott. Odoardo Toti.>> A seguire, la Prof.ssa Annamaria Bonsante ( Conservatorio di Musica "A. Casella" - L'Aquila ) ha fatto un excursus musico-temporale sulle personalità femminili che hanno influenzato il campo musicale: <<La sensibilità delle donne è diversa da quella maschile. Alcune furono muse ispiratrici, come la Soprano Angelica Catalani, fonte d'ispirazione di Vincenzo Pucitta. Nell'800 fiorirono Concerti e dischi di donne; ancora però sussistevano problemi, come il ruolo modale delle committenti. Le donne avevano gusti raffinati ed iniziarono le esibizioni nei salotti romani. In più, le strumentiste erano rarissime e si ricorreva ai "castrati" per non far cantare le dame. L'educazione musicale era importante per le medesime: ricevevano una formazione attraverso la musica. C'erano dei Maestri di pianoforte che andavano nelle case e tanti venivano adottati per molti anni, come nel caso di Giuseppe Balducci. Sussisteva una scarsa fiducia nelle musiciste, ma al contempo erano ricercate. Un pò come il Mito delle Sirene: un mix di timore ed attrazione. Vorrei ricordare la benedettina Hildegard von Bingen, geniale intelletto multiforme, scrittrice, poetessa, musicista, filosofa, linguista, guaritrice, eccetera. La stessa fu proclamata Santa e "Dottore della Chiesa" da Papa Benedetto XVI ( 2012 ). Interessante vedere quali erano i consumi privati nei Monasteri. Prima esisteva la "legge del maggiorascato": la figlia più grande poteva sposarsi e le altre dovevano prendere i voti. Veniva coniugata l'immagine del Monastero con il potere. Ad esempio, nella Chiesa di San Gregorio Armeno, nella metà del '700, veniva eseguita Musica operistica. Nel Chiostro di Santa Chiara ( a Napoli ) venivano rappresentate Opere buffe. Altre personalità femminili in campo musicale: la Contessa Violetta Camponese Giustiniani, diva del canto e frequentatrice dei salotti medesimi; dopo un rovescio economico iniziò a cantare nei Teatri. Clara Schumann, ebbe sette figli da Robert Schumann e fece talmente tanti Concerti che fu colta da "dolore di sovraccarico". Fu la prima donna ad esibirsi al piano. Si esercitava per 15-16 ore al giorno. Lei stessa una volta disse: "Ho dovuto cancellare il Concerto. Avevo dei dolori alle braccia, ho passato momenti terribili". Anna Fougez fu una diva della Canzonetta degli anni '20. Frequentatrice di Santa Marinella, qui strinse amicizia con i De Fazi. Morì in questa città e fu sepolta a Taranto. Nadia Boulanger fu una compositrice, Organista direttrice d’Orchestra parigina di successo, vissuta tra la fine dell'800 e quella degli anni '70 del '900.>> La Dott.ssa Alessandra Squaglia ( del Movimento stesso ) ha illustrato la storia di "Santa Severa e i martiri perduti di Castrum Novum" ed ha informato: <<Il nome della città è legato ad una martire, conosciuta per una "passio" del IX secolo. Citata in un antico Calendario martirologio del V secolo d.C. Era una fanciulla convertita al Cristianesimo e fu martirizzata a Pyrgi il 5 giugno del 298 ( periodo di Diocleziano ). Venne specificato al 52° miglio da Roma ( coordinata agiografica ). La storia di Santa Severa fu considerata inventata da Padre Agostino Amore per giustificare il nome del luogo. Il Castello corrisponde al sito dell'antica Pyrgi, il porto internazionale frequentato da Greci e Cartaginesi. Ci sono delle pitture nel Battistero e nella Chiesa dell'Assunta ( dentro al Borgo del maniero ) che raffigurano Severa, la Madonna ed altri Santi. Dalle cronache di Don Francesco Tofani, la Santa stessa, nel Settecento, era commemorata il 29 gennaio, giorno del martirio del suo persecutore San Flaviano. Il Concilio Vaticano II la tolse dall'elenco dei Santi. Nel 2006 vi fu riscoperta una Chiesa risalente alla fine del V sec. d.C. che sembrerebbe essere quella citata nel documento relativo alla "donazione del Conte di Galeria al Monastero di Farfa", dove se ne narra la presenza. Esisteva quindi il culto di Santa Severa, tant'è che la Chiesa martiriale sorse nel luogo del martirio stesso. Lo scorso 5 giugno ha avuto luogo un evento in detta Chiesa appunto per ripristinarne il culto. La struttura di quest’ultima era lunga circa 15m, larga circa 10m ed aveva 3 navate. Pare che sia stata costruita dove un tempo era presente una domus marittima. Ancora visibile la parte muraria. Nella suddetta area archeologica di Castrum Novum sono stati ritrovati un balneaum, un edificio ( forse statio ) ed una peschiera. Pare che ivi siano stati presenti tre Santi: Secondiano, Veriano e Marcelliano. La "passio" risale al V-VI secolo ed in base al Martirologio Geronimiano questi ultimi sono stati martirizzati il 9 agosto in Colonie Tusciee. In alcuni documenti compare, come punto, il 42° miglio da Roma; in altri il 62°. Studi successivi di Del Lungo localizzano il martirio in Colonia Graviscae ( Graviscae, Tarquinia a 62 miglia da Roma ). Si deduce, dunque, che i tre martiri non sono di Castrum Novum. Alcuni pensano che ci sia stato un errore di trascrizione ( forse inversione ) dei numeri romani relativi proprio alle miglia: XLII ( 42 ) e LXII ( 62 ). Il culto dei Santi si spostò verso l'entroterra: a Tarquinia quello di San Secondiano ( XII-XII secolo ). I suddetti tre, dopo essere stati tumulati, furono trasportati nell'entroterra "su di un carro trainato da due buoi" fino a Tuscania, con sosta a Fonte Nova ( XIII-XIV secolo ). Le reliquie sono protette nella Chiesa di San Pietro. In questa città è presente un'edicola lungo Via Madonna dell'Olivo realizzata sulla strada dove passò il carro con le medesime. Tale struttura fu costruita nel Dopoguerra, in quanto sul lato opposto della strada citata ne era presente una assai più antica che fu distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. In realtà i suddetti erano martiri cornetani. A riguardo, fu trovata una lamina del XII secolo con una trascrizione riportante che "nel 648 i Santi furono trasportati da Centumcellae a Tuscania.">> Le conclusioni dell’iniziativa di cui sopra sono state a cura della stessa Musarella che si è cimentata nella lettura di alcune poesie scritte da donne del '900, con l'accompagnamento musicale di Annamaria Bonsante ( violino ) e Maria Antonietta Losito ( viola ).

Servizio esclusivo e foto di Sara Fresi

Questo sito utilizza cookie per le sue funzionalità; scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie LEGGI INFORMATIVA PRIVACY.

Accetto i cookie da questo sito.

EU Cookie Directive Module Information