"La città dica no a violenza e stalking"

La Consulta delle Donne richiede precisi impegni alla classe politica

CIVITAVECCHIA - L’Amministrazione Comunale si costituisca parte civile in ogni processo per violenza o stalking sulle donne ed esponga, in posto visibile e significativo, uno striscione riportante la scritta “Civitavecchia è Comune contro la la violenza e a favore della tutela dei diritti delle donne”; si istituisca presso di esso un Tavolo permanente allo scopo di coordinare interventi tesi a diminuire tale violenza ed a diffondere la cultura di genere,

 che veda riuniti rappresentanti delle Istituzioni, Forze dell’Ordine, Magistratura ed Associazioni; si avviino le pratiche necessarie per costruire un Centro antiviolenza e, nel frattempo, si ricerchino appartamenti adatti ad accogliere donne a rischio e/o in grandi difficoltà. Queste, le richieste (in parte esaudite) della Consulta delle Donne esternate quanto ribadite venerdì mattina in Aula Pucci. Nell’occasione la Presidente dell’Associazione Telefono Rosa, Elisa Aceto ha altresì avuto modo di ricordare i vari progetti in corso presso la sede locale (in Via Fusco, ex Scuola Elementare) ossia: “Riconoscere lo stalking come violenza” (a cura dell’Avv. Andrea Romani), lo Sportello dedicato (ascolto garantito martedì e giovedì pomeriggio, dalle 17.00 alle 19.00; <<sia in loco che, se si preferisce, tramite telefono>>) e “Famiglie in gioco” (finanziato dalla Fondazione Cariciv e <<molto partecipato>>) <<grazie al quale è possibile interrogarsi su tali tematiche, al contempo giocando>>. Impegno pubblicamente preso da Maria Rita Stella del Pd e Gino De Paolis di Sel (supportati da Annalisa Tommassini ed Enrico Luciani) nonché dalla neo Onorevole Marietta Tidei che, in più confidando nel piddino 40% dei Parlamentari, ha inoltre sottolineato come debbano essere rinforzati anche i Consultori.