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La Vallis fa suo il Palio dei Colombi

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Gare emozionanti ed adrenaliniche. Miglior cavaliere: Diego Cipiccia

AMELIA / CIVITAVECCHIA - Un vento leggero accarezzava i drappi appesi alle finestre delle antiche abitazioni del centro storico di Amelia. Aria di festa si diffondeva tra i vicoli e le strade,

annunciata dal suono di tamburi e trombe che precedevano il lunghissimo corteo storico che si snodava, da sotto al Duomo fino al Campo di Gioco, allestito all'esterno delle mura megalitiche nei pressi di Viale dei Giardini. Giovani, e non, hanno sfilato indossando abiti rievocativi delle cinque contrade Vallis, Posterola, Platea, Crux Burgi e Collis, realizzati secondo uno studio storico filologico della moda bassomedievale amerina riportata in documenti e negli Statuti comunali del XIV secolo. Particolare cura alle acconciature femminili, caratterizzate da trecce in chignon, ai lati o sopra la testa, sostenute da nastrini e ghirlande di fiori. A chiusura del corteo il Gruppo Sbandieratori locale che, a ritmo del suono dei tamburi, ha realizzato delle acrobazie aeree: sovente tagliando l'aria con dei movimenti netti e talvolta lanciando in aria le bandiere facendole roteare per alcuni secondi e riprenderle per procedere con nuove acrobazie. La sfilata seguita da tantissimi cittadini e turisti si è conclusa al Campo dove, alle ore 21.00, è iniziato l'attesissimo Palio dei Colombi annualmente organizzato dall'Ente Palio dei Colombi. Un gioco divenuto nei decenni una delle più importanti tradizioni amerine, nonché richiamo per moltissimi italiani e stranieri. Lo stesso ha radici molto antiche negli Statuti comunali, ove viene menzionata la pratica di lanciare dardi dalle balestre sui piccioni; in seguito, fu emanato un severo divieto in cui si vietava tale attività, perché allora la balestra era considerata una delle più terribili armi medioevali e, se usata all'interno delle mura cittadine, costituiva un pericolo per la pubblica incolumità. L'antica tradizione è stata elaborata e rievocata nei giorni nostri con gare che prevedono tiri alla balestra ad una distanza di trentasei metri dall'obiettivo. Se colpito, si mette in funzione un particolare meccanismo che consente l'apertura di una gabbietta ed il conseguente volo del colombo.  

Nel vivo del Palio

Al nostro arrivo un dispiegamento di Forze dell'Ordine, volontari della Protezione Civile, Cisom, della Scorta Tecnica ed altri facenti parte dell'organizzazione coordinavano l'ingresso dei visitatori nelle tribune. La Stampa è stata accolta in platea dalla Sindaca Laura Pernazza e dagli Amministratori comunali (anch'essi indossavano abiti storici) e pubblicamente salutata insieme a rappresentanti civitavecchiesi della Staffetta Podistica di Santa Fermina, dal cronista dell'evento Umbro Passone (Presidente del Club Il Magnete). Inoltre, lo stesso Passone coordinava, con l'ausilio del microfono, l'inizio di ogni tornata di cavalieri e tiri dei balestrieri, forniva indicazioni al pubblico ivi presente su regole e modalità per consentire la migliore riuscita della manifestazione e, al contempo, ne forniva indicazioni con una ricetrasmittente, ai volontari della Scorta Tecnica di Amelia, per consentire l'afflusso e il deflusso dei visitatori. Il tutto con particolare attenzione e cura. Precisa e puntuale anche la traduttrice ed interprete di inglese che annunciava, di volta in volta, i risultati conseguiti. Ad apertura dell'evento il saluto di Alberto Rini, Presidente dell'Ente Palio: <<Ringrazio i membri del Gruppo Sbandieratori, presieduto da Alessandro Quadraccia, per essere stati un valore aggiunto alla manifestazione. Rivolgo i ringraziamenti al Comune, a tutte le Associazioni che hanno aderito e ai numerosi figuranti del corteo storico.>>

Sul terreno di gioco si sono alternati, in dieci gare ciascuno, per un totale di venti, cavalieri e balestrieri giostranti. I fantini ed i tiratori rappresentanti delle cinque contrade erano, in ordine, i seguenti: Diego Cipiccia e Eleonora Grilli (Vallis), Marco Elefante e Manrico Pantaleoni (Posterola), Jacopo Rossi e Carlo Margheriti (Platea), Francesco Marzoli e Silvia Nocentini (Crux Burgi), Marco Diafaldi e Siro Sparnaccini (Collis). Momenti di paura per la caduta del fantino Diafaldi durante la batteria, subito soccorso da una equipe medica. Fortunatamente lo stesso non ha riportato nulla di grave. Attenzione particolare riservata anche nei riguardi dei cavalli costantemente seguiti dai veterinari durante tutta la durata della manifestazione. Oltre tre ore di gare emozionanti e adrenaliniche. Nonostante il freddo notturno, i partecipanti hanno dimostrato di possedere grande resistenza fisica e concentrazione nella disputa delle gare combattute fino all'ultimo respiro da tutti i contradaioli partecipanti. Sin dalle prime tornate la Vallis si è posizionata in netto vantaggio, sia nella giostra dei cavalieri che nei tiri con la balestra, fino ad aggiudicarsi una doppia e schiacciante vittoria sulle altre contrade. A conclusione i contradaioli della medesima sono stati fatti entrare nel Campo di Gioco per la consegna della targa, per mano della Sindaca, al miglior cavaliere rappresentato dal fantino, Cipiccia che ha ottenuto il punteggio massimo nelle batterie e l'assegnazione del Palio, una tela raffigurante i colombi che si librano in volo e, sullo sfondo, il Duomo; tra il tripudio di gioia e l'esultanza del popolo gialloblu.

Servizio esclusivo, foto ed elaborazione grafica di Sara Fresi - Riproduzione riservata

Video: https://www.youtube.com/watch?v=Op_qBsz_cN8

 

 

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