 Anche il Forum Ambientalista chiede lumi sulla situazione riscontrata presso la Domus di Cappelletto
CIVITAVECCHIA - Non è passato di certo inosservato quanto di recente esternato da Jessika Pinget sulla Domus di Cappelletto. Ad intervenire a sua volta a riguardo,
con tanto di lettera inviata alla Soprintendenza competente ed all’Assessore comunale Manuel Magliani, è Simona Ricotti del Forum Ambientalista. Qui di seguito il testo integrale della missiva:
“Spett.le Soprintendenza,
Egregio Assessore,
abbiamo ricevuto segnalazioni, che hanno trovato eco anche sulla Stampa locale, circa lo stato di pericolo in cui versa l’area archeologica denominata Villa di Cappelletto, sita in area La Frasca - Comune di Civitavecchia - nel tratto di mare antistante la centrale termoelettrica di Torrevaldaliga Nord. Come certo ricorderete, la stessa è stata oggetto di scavi e studi da parte di codesta Soprintendenza e di diverse Università; conclusi i quali, l’area, come consuetudine, era stata messa in sicurezza e recintata lungo tutto il perimetro per una seppur minima protezione da eventuali visite di curiosi e/o malintenzionati. Da alcuni giorni la recinzione e l’intera area di cantiere sono stati rimossi, lasciando l’area, peraltro non segnalata, priva di protezione. Non sappiamo chi abbia eseguito la rimozione, ma certo non ne comprendiamo la motivazione e siamo fortemente preoccupati per i danni che la struttura potrebbe subire e, nel contempo, per il pericolo che la stessa potrebbe costituire, vista la mancanza di qualsivoglia segnalazione, per quanti transitino inconsapevolmente, nella zona. Per quanto sopra, oltre a voler comprendere se siete a conoscenza di detta rimozione e, in caso affermativo, ad invitarvi a renderci edotti delle motivazioni alla base di tale scelta, siamo a chiedervi di voler provvedere a far mettere in sicurezza l’area ed evitare che abbandono, incuria e danneggiamenti più o meno intenzionali danneggino irreversibilmente un bene culturale patrimonio dell’intera collettività che tutti, a parole, dicono di voler tutelare e valorizzare, ma di cui nessuno in realtà, sembrerebbe occuparsi. Nella certezza della vostra sensibilità sul tema, rimaniamo in attesa di cortese e gradito cenno di riscontro e porgiamo cordiali saluti”.
Foto di PIetro Cozzolino
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