Comportamenti inqualificabili nella Civitavecchia a due facce

CIVITAVECCHIA - Una coppia con le mascherine sotto il mento, a passeggio con il cane. Un’altra con lui che la indossa sotto il naso e lei che non la indossa proprio. Un uomo ed un ragazzo che rientrano nello stesso palazzo essendo entrambi privi di mascherina.

Senza contare l’andirivieni di intere famiglie “no mask” in altri spazi condominiali e gli assembramenti operati da alcuni giovani. Scene viste e riviste nella nostra Città, al centro come in periferia, già molto prima che il Lazio entrasse in zona gialla. Comportamenti che, insieme al gettare pressoché ovunque detti dispositivi di protezione una volta utilizzati, non possono che risultare inqualificabili come chi li mette tuttora in atto in spregio delle regole e, a maggior ragione, dei sacrifici di altri concittadini che giocoforza patiscono delle privazioni di libertà. Una Civitavecchia che, nonostante i contagi ed i decessi, si rivela ancora a due facce: quella dei furbi e quella di coloro creduti fessi. Ed i controlli a noi sembrano, invero, tutt’altro che serrati. Nel mentre, sebbene siano guariti in quattordici, quest’oggi si contano ulteriori sei casi di positività al Coronavirus. E siamo a 172…