Zona franca "on the beach"?

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Commercio abusivo-Spiaggia-Occhiali-2Venditori abusivi “gestori” della quasi totalità del lungomare

CIVITAVECCHIA - Che nella nostra Città vi siano moltissime persone restìe a rispettare le regole nonché intente a saltare a piè pari le medesime, è cosa assodata. Altrettanto che ve ne siano alcune, da busta paga deputate al controllo ed alla repressione degli illeciti, a loro volta non proprio propense a far sì che le stesse vengano rispettate. Basti guardare, ad esempio,

cosa è stato permesso di fare, negli anni, ad alcuni “insospettabili” in quel del San Pio X oppure, più di recente (ma non solo; vedi “rave party”), presso la Pineta della Frasca (leggi articolo dedicato di ieri, ndr) od ancora a venditori irregolari provenienti da Bangladesh e Senegal (eccetera, eccetera) lungo le Vie o Piazze cittadine dalle più vive potenzialità commerciali e turistiche. Ed a tal proposito, correndo il rischio di tediare i nostri ( invero moltissimi ) lettori, torniamo a rimarcare l’esistenza di quella che, tra Viale Garibaldi, il parallelo Lungomare e le spiagge sottostanti, rischia ormai da tempo di esser definita quale una vera e propria “zona franca”. Una zona, quest’ultima, appunto frequentatissima da nostri concittadini come da visitatori d’ogni parte del mondo ed in cui, di fatto quotidianamente, ci si “imbatte” in commercianti abusivi variegatamente attrezzati sia per la sosta (dalclassico lenzuolo bianco ai “banchetti” fatti coi cartoni vuoti delle banane e via discorrendo) che per itinerare (vedi foto). Il tutto, completamente fuori da ogni regola specifica nonché da quelle a carattere igienico-sanitario (giochini per bimbi, buttati a terra fino all’arrivo dell’acquirente; calzature degli stessi esercenti non certo idonee alla vendita al pubblico e tanto altro ancora). Quanto detto, a rendere sempre meno bella e d’incanto la nostra Città; nel presente e, a maggior ragione, in prospettiva. I contribuenti ringraziano. 

 

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