Un compito di rappresentatività?

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Protratto schifo al Parco della Resistenza di Civitavecchia

CIVITAVECCHIA - Cacche e pisciate di cani e, a giudicare dalla smodata quantità di bottiglie vuote ivi rinvenute, non solo di questi ultimi; monnezza quasi d’ogni sorta, fogliame secco e polveroso nonché altri sudiciumi vari.

Era stracolmo di questo, alla vigilia dell’Epifania, il Viale una volta dedicato agli ex Internati ed ora ridotto a niente altro che ad emblema del degrado cittadino e del non lavorare di fin troppi. Senza contare i cestini stracolmi di rifiuti, molto dei quali a terra a mucchi o sparsi per l’intero Parco che dovrebbe rendere onore alla Resistenza ed i tanti, troppi residui dei botti di Capodanno (chissà se tutti esplosi oppure no). Il tutto - lo ricordiamo - ben individuabile all’interno di un contesto ospitante altresì diversi Uffici del Comune. Fortemente consigliabile, dunque, che da Palazzo del Pincio si provveda a farvi operare, con urgenza (ma da chi è pagato per farlo…) una seria bonifica. Anche perché non vorremmo che, a causa di tale inaccettabile andazzo, molti concittadini e visitatori provenienti d’altre Città vengano infine, inevitabilmente indotti a credere che tale situazione di protratto schifo possa giungere, inoltre, ad assolvere ad un compito di rappresentatività.

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