Che basti occultare i medesimi nei contenitori “in disuso”?

CIVITAVECCHIA - Questo è proprio uno dei casi in cui, come si dice, il Diavolo ha fatto le pentole ma non ha pensato minimante ai coperchi. Si, perché una volta scoperchiati da ignoti, ecco dai vecchi contenitori di immondizia che si credevano in disuso, spuntar fuori una “sorpresina” a dir poco sconcertante.

Difatti alcuni degli stessi, realizzati anni ed anni or sono, se non erriamo altresì con contributo provinciale, e finora sembranti abbandonati a se stessi, ne stanno ospitano (e chissà da quanto tempo) un considerevole quantitativo. Un contingenza, quest’ultima, che, ancor prima che il vertice della Municipalizzata di competenza (leggasi Svevo Valentinis), dovrebbe interessare, paradossalmente (ma neanche troppo) sia l’ex che l’attuale Assessore “rosa” all’Ambiente, la Dott.ssa Roberta Galletta come l’Ing. Flavia Tosini, datosi che i rifiuti suddetti “a naso” non danno certo l’idea di esser lì meramente da alcune ore ed il tutto, oltremodo protraendosi (e magari ripresentandosi inoltre negli altri, siffatti raccoglitori sparsi in città), non potrebbe che comportare un’emergenza igienico-sanitaria senza precedenti. E nel consentirci, nonostante la pesante gravità della questione, un po’ d’ironia: ora sì che ci sarebbe la soluzione per avere veramente una “città pulita”, almeno in superficie ( nella forma, ndr ). Basterebbe, infatti, continuare ad occultare i medesimi nel “sottosuolo”! Nello sperare che nel “deposito” sottostante non figurino danneggiamenti tali da consentire altre modalità di inquinamento, invitiamo caldamente (peraltro in un periodo di già elevate temperature) chi di dovere a provvedere subito ( in sostanza ); anche e soprattutto a far bonificare il sito (o i siti?) in oggetto. Ciò, prima che i più “maligni” (visto che s’è parlato del Diavolo) arrivino a pensare che, per scongiurare l’altra situazione emergenziale (quella relativa a quantitativo totale ed ipotizzate procedure di smaltimento), qualcuno non abbia prefigurato si possano all’uopo “riconvertire” i detti depositi sotterranei. Ed attenzione! Aperti così, basterebbe poco più d’un cerino; e sai che “bella” combustione! E noi non è che siamo disposti, oltre che a pagar profumatamente Tia e Super Tia, a respirar “allegramente” diossina e quant’altro possa malamente sprigionarsi dalla negligenza di troppi e dal gesto sconsiderato di qualche “fuori di testa”.