"Telenovela" mercatale

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Mercato-Palazzoi del Pesce-Esterno-2014Gli avvocati Roscioni e Marra invitano l’Amministrazione alla ragionevolezza

CIVITAVECCHIA - Nuova puntata della “telenovela” mercatale. Giunge in Redazione la missiva di Leonardo Roscioni e Gianluca Marra, Legali di 15 operatori di “San Lorenzo”: <<Sarebbe davvero grave se l’Amministrazione Comunale procedesse realmente a forzature

come quelle ventilate in questi giorni - anche sulla stampa - nei confronti degli operatori Mercatali di San Lorenzo ( la maggioranza che non si è ritrasferita, ovvero 15 attività, non già una minoranza come riferito ), quali lo sgombero forzato dagli attuali box per trasferirli coattivamente nei “nuovi” box, o sanzioni amministrative di qualsiasi genere. Questo intanto perché la procedura esperita dal Comune è illegittima, avendo esso utilizzato la così detta potestà di autotutela esecutiva anziché quella ordinaria, che deve applicarsi per il recupero del possesso di immobili appartenenti al suo patrimonio disponibile ( vedi tra gli altri Tar Lecce n.1985 / 2012; Tar Napoli, 1390 / 2010; Cassazione Civ., 24563 / 2010, etc..); ma soprattutto perché i nuovi box di San Lorenzo ove si vorrebbe obbligarli immediatamente a tornare, sono privi del Collaudo Tecnico-Amministrativo, prescritto ai sensi del Decreto Legislativo 163 / 2006 per determinare la completa agibilità dei locali  ( tant’è che viene emesso all’esito di svariate verifiche e certificazioni di vari Enti ) e necessario per potervi  esercitare regolarmente le attività commerciali previste. Tralasciando innumerevoli altre carenze delle strutture, quali la mancanza delle tende protettive prescritte a livello igienico-sanitario e simili. Soprattutto l’attuale Amministrazione Comunale, che ha più volte proclamato di avere a cuore il concetto di legalità, non può certo avallare procedure e situazioni di illegalità, che vedrebbero loro malgrado i commercianti costretti a rivolgersi alla Magistratura per veder tutelati i loro diritti ad ogni livello. I mercatali, sia chiaro, vogliono tornare al più presto nell’originaria collocazione del mercato e vederlo finalmente restituito alla città, ma naturalmente vogliono che ciò avvenga in condizioni nelle quali gli stessi possano operare senza rischi per la sicurezza e soprattutto in un Mercato unito e ritrasferito nella sua interezza, non solo in parte e frammentato, perché ciò comporterebbe la morte dello stesso e delle attività commerciali che da tempo immemore lo caratterizzano. In questo senso le recenti conferme dell’Assessore al ramo sulla mancanza del collaudo statico del ristrutturato Mercato Ittico ( con i conseguenti rischi statici non solo per lo stesso, ma anche per le strutture vicine, comprese le superfetazioni e gli stessi box di San Lorenzo ) che allunga di molto i tempi della sua agibilità, confermano purtroppo che l’ipotesi del frazionamento del mercato sarebbe realtà, con i conseguenti gravi disagi per i commercianti, ma anche per gli utenti. Ed allora che la ragionevolezza ed il dialogo prevalgano: noi Legali l’avevamo chiesto invano già con due Istanze in autotutela presentate all’Amministrazione Comunale tra la primavera e l’estate, ma invece degli incontri richiesti il Comune ha preferito inviare ( in pieno agosto ) delle Ordinanze di sgombero, tra l’altro con procedure giuridicamente errate! Riteniamo che la città non abbia bisogno di ulteriori tensioni sociali che inevitabilmente scoppierebbero se tante famiglie vedessero a repentaglio il loro lavoro, e questo per assurdo neppure a fronte del vantaggio di riavere un mercato finalmente unificato. Riteniamo che nella situazione attuale non vi sia bisogno di un inutile e dannoso braccio di ferro, ma solo che l’Amministrazione rispetti le Leggi e le procedure ed ascolti le ragioni degli operatori, cittadini suoi amministrati e non una categoria da trattare come insubordinati. Certamente i ritardi nell’ultimazione dei lavori al Mercato non sono colpa dell’attuale Amministrazione: ma la stessa ha ora nelle sue mani la possibilità di tutelare i mercatali, attendendo, oppure di passare alla storia come quella che ha affossato e distrutto definitivamente una realtà secolare come il Mercato. Siamo certi che non può esservi alcuna alternativa al buon senso ed al rispetto delle Leggi: tornare sui propri passi non sarebbe una dimostrazione di debolezza, ma al contrario di avvedutezza e di buona amministrazione, da parte di un Comune che dialoga con il proprio tessuto sociale e concerta con le varie categorie le migliori soluzioni per lo sviluppo ed il miglioramento della città>>.

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