Inizia il Cammino di Francesco I

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Papa-Francesco INel nome del nuovo Pontefice, il rimando al rispetto dell’Ambiente

CITTA’ DEL VATICANO - Mercoledì 13 marzo, ore 19.06; a conclusione della seconda giornata di conclave, dal comignolo adagiato sulla Cappella Sistina, esce del fumo bianco: "Habemus Papam". In Piazza San Pietro si respira aria di grande emozione e, per coloro che non possono essere fisicamente presenti, la diretta è trasmessa in mondovisione.

Con questa atmosfera di profonda commozione, il 266° Pontefice, Jorge Mario Bergoglio, erede di San Pietro, nonché Vescovo di Roma, si affaccia dal balcone pontificio e si presenta al mondo, salutando la Piazza stracolma di fedeli provenienti da ogni angolo del globo. Il Santissimo Padre, di origine italiana, figlio di un capotreno trasferitosi in Argentina, intraprese il suo cammino di fede fino ad arrivare a ricoprire la carica di Arcivescovo di Buenos Aires. Per la prima volta, nella storia della Chiesa, sale sul soglio pontificio un Cardinale proveniente dall’America Latina e Gesuita, che ha scelto di chiamarsi Francesco I. Per noi italiani dovrebbe essere un ulteriore motivo di devozione, dato che il nome rimanda in qualche modo al ricordo di San Francesco d’Assisi (Patrono d’Italia), persona che visse in estrema umiltà e con grande rispetto dell’ambiente e di tutte le forme di vita esistenti. Celebre fu il suo “Laudes Creaturarum”, conosciuto come “Cantico delle Creature o Cantico di Frate Sole” e considerato, dagli esperti del settore, il testo poetico più antico della letteratura italiana (scritto due anni prima della morte del Santo, avvenuta nel 1226). È  un inno alla vita, una preghiera da cui scaturisce una visione positiva della natura: il creato, in quanto opera di Dio, è il riflesso della Sua immagine; è evidente l’alto valore morale, che è possibile notare all’interno dei versi, dove risuona costantemente il senso di fratellanza fra l’uomo e tutto il creato. Le prime parole pronunciate da Francesco I sono cariche di amore <<Buonasera. Voi sapete che il compito del Conclave era dare un nuovo Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo>>. Da quanto sopra enunciato è possibile percepire un portatore di grande umiltà e devozione verso tutti gli uomini, in particolar modo a chi l’ha preceduto: <<Vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo Emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca>>. Rivolgendosi ai fedeli: <<E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella! E adesso vorrei dare la benedizione; ma prima, prima vi chiedo un favore: prima che il Vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi pregate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo che chiede la benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me>>. Dopo la preghiera, Papa Francesco I, un pò come farebbe un buon Padre di famiglia, ha augurato la buonanotte alla Piazza che ha risposto con grande entusiasmo ed affetto.

 

Foto: fonte www.savonanews.it 

 

 

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