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"Il porto romano funziona"

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Di indiscutibile calibro il Convegno moderato da Sara Fresi

CIVITAVECCHIA / ROMA - Se le prospezioni subacquee di recente operate da Asso e Sub Sea Service hanno fatto sin da subito intravedere all’Autorità Portuale la possibilità di un recupero più ampio a beneficio del Molo del Lazzaretto,

il Convegno di indiscutibile calibro moderato ieri pomeriggio da Sara Fresi presso la dedicata Sala dell’Auser di Civitavecchia, ha lasciato fortemente auspicare quella di effettuare degli ulteriori saggi lungo la parte emersa del medesimo. Saggi che, di concerto con quelli mirati già svolti (previa un’attenta battuta topografica) altresì all’interno del Fortino di San Pietro ed alcuni scavi, potrebbero dare delle importantissime risposte in merito all’età ed alle originarie, effettive dimensioni delle varie parti della preziosissima struttura. Ciò, effettuando inoltre lo svuotamento e la bonifica di alcune gallerie (attualmente murate od occluse a causa di crolli e non solo) che permetterebbe nuovamente all’acqua di defluire in modo idoneo come accadeva tanto tempo fa in cui il Porto romano dava quotidianamente prova della sua piena quanto proficua funzionalità. Un Porto, il nostro, che, per la sua ricchissima Storia, meriterebbe - finalmente - la realizzazione di un vero e proprio Museo del Mare, ove magari potrebbero trovare posto le macchine idrauliche riprodotte in scala a cura del Casn Lans (nel mentre divenuto Laboratorio specifico dell’Università degli Studi Roma Tre) ammirate nel corso di “Navalia” all’antica Rocca come ai Magazzini Romani (allora, gentilmente concessi dalla Castalia). Esposizione, quest’ultima, rappresentante il germe da cui - ricorderete - scaturirono ben sette, interessanti Meeting promossi dall’Associazione Culturale “La Civetta di Civitavecchia” alla quale, in più durante il Convegno in oggetto, è stato riconosciuto il ruolo di “collante” tra le diverse realtà associative, scolastiche, istituzionali (ivi comprese le varie Sovrintendenze), imprenditoriali ed altro, in un’idea di Cultura imprescindibilmente legata a quella di Sviluppo. Da qui, l’altro auspicio, espresso ancora dai Relatori, di poter riuscire a fare squadra - e, ancor meglio, rete - in tal senso, al fine di valorizzare appieno lo straordinario Patrimonio presente nel nostro Scalo portuale (citati, non certo a caso, anche la Darsena ed i suoi interessantissimi fondali) e trarne concrete opportunità culturali e, dunque, lavorative. Quanto detto, attivandosi ognuno al fine - preventivo quanto fondamentale - del recepimento delle risorse economiche utili all’uopo. A portare un saluto (e, ove possibile, un contributo) alla nuova iniziativa targata Civetta, tra i tantissimi altri presenti: il Dott. Jacopo Calderai dell’Ufficio Tecnico della stessa Authority; il Sottotenente di Vascello, Nicoletta Senese (in rappresentanza della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera) e, per l’Amministrazione Comunale, la Presidente della Commissione Consiliare Cultura, Raffaella Bagnano. A relazionare tutte le novità finora emerse: il Comandante Mario Palmieri, Direttore del citato Casn; i Dottori Mario Mazzoli e Davide Ivan Pellandra dell’Asso; il Dott. Stefano De Giovanni per la Sea Sub Service. Proiettate, oltre tutto il resto inerente a quanto sopra riportato, planimetrie e foto relative al progetto illuminotecnico previsto per il Fortino e prodotto ad ideale seguito della raccolta firme Fai del 2015 e che hanno oltremodo, piacevolmente colpito l’attenzione dei convenuti (alcuni dei quali a loro volta intervenuti con domande od importanti contributi conoscitivi). Il tutto, grazie all’ottimo ausilio “in regia” del Commendatore Daniele La Rocca dell’Auser medesima, di cui, per la gratuita ospitalità, ringraziamo la sempre squisita Presidente Adua Carannante.

 

 

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